E se non vengono risparmiati i civili, i cui diritti fondamentali (come quello all’alimentazione, appunto) sono costantemente negati, figuriamoci i prigionieri e gli ostaggi palestinesi che, a detta della stessa Corte suprema israeliana, non hanno accesso a una quantità e qualità di cibo sufficiente. Come possono le massicce campagne di comunicazione messe in atto dal governo israeliano – tra le quali spiccano i video virali di prelibatezze servite a Gaza – bastare a ripulire l’immagine del Paese se la sua stessa Corte suprema la accusa di non nutrire sufficientemente i prigionieri palestinesi? Ben Gvir, ministro della sicurezza nazionale, sorprendentemente non è d’accordo con quanto sottolineato dalle associazioni e confermato dalla corte che, a detta sua, protegge “terroristi e abominevoli stupratori”, mentre gli ostaggi israeliani a Gaza non hanno alcuna Corte a proteggerli, come ha dichiarato su X.
Author: Giulia Lucania
Published at: 2025-09-08 12:25:38
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