L'armistizio del '43, con la resa incondizionata dell'Italia agli alleati, era stato firmato da due giorni quando su Isernia gli aerei anglo-americani sganciarono, per un mero errore di calcolo, le bombe che distrussero la città e la vita di 508 persone, trascinando per giorni nel baratro della disperazione i loro familiari che scavavano tra le macerie. Gina non ha più la forza di ricordare quei momenti, ma ha affidato a sua figlia Paola Laurelli il compito di tramandare la memoria, affinché sia da monito, e soffre a sapere che altri bambini in Ucraina e a Gaza vivono il dramma della guerra. "Il 10 Settembre è una ferita aperta - le parole del sindaco Piero Castrataro a margine della cerimonia -, è un dolore aperto che dobbiamo trasferire alle giovani generazioni perché possano capire il valore della pace, soprattutto in questo momento con il pensiero che va alle vittime di Gaza e dell'Ucraina".
Published at: 2025-09-10 12:42:39
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