Chiusi i funerali dei generali uccisi, il ministro degli Esteri di Teheran, Abbas Araghchi, ha definito gli iraniani "orgogliosi dei propri martiri, i nostri modelli" e in una lettera al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto all'Onu di riconoscere Israele e gli Stati Uniti come responsabili del conflitto, "iniziatori dell'atto di aggressione" e passibili del "pagamento di indennizzi e riparazioni". Che la tensione resti alta sul dossier-Iran lo dimostrano anche le minacce di Teheran al direttore generale dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, che proprio ieri in un'intervista alla Cbs ha smentito le dichiarazioni di Trump, spiegando che nonostante la guerra per fermare il programma nucleare iraniano, il regime di Teheran potrebbe riprendere l'arricchimento "entro qualche mese": "Dispongono ancora delle loro capacità" e "francamente, non si può affermare che tutto sia scomparso e che non ci sia più niente". Nuove scintille in un momento delicato, in cui il regime di Teheran ha annunciato una strage - impossibile da accertare in questo momento - nel carcere dei dissidenti di Evin, nord di Teheran, dove 71 persone sarebbero rimaste uccise nei raid anti-nucleare condotti da Israele e Stati Uniti.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gaia Cesare)
Published at: 2025-06-30 03:00:03
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