Iran, le minacce terroristiche dalla Siria (ex alleata) e i sospetti su una tattica destabilizzatrice di Israele

Iran, le minacce terroristiche dalla Siria (ex alleata) e i sospetti su una tattica destabilizzatrice di Israele


Nel report, diffuso dall’emittente Irib, le autorità iraniane non si limitano ad elencare una serie di operazioni di controspionaggio condotte prima, durante e dopo la guerra con Israele, durante le quali sarebbero stati arrestati centinaia di miliziani “salafiti-takfiri” e sequestrato un numero imprecisato di carichi di armi, sia nello stesso Balucistan che nelle regioni occidentali a maggioranza curda, ma segnalano di fatto l’emersione di una nuova e fino a poco tempo fa impensabile minaccia, cioè quella proveniente dalla nuova Siria, fino allo scorso anno solido alleato di Teheran. Desta tuttavia qualche perplessità quanto scritto sulle colonne di un quotidiano molto vicino all’Irgc, Vatan-e Emrooz, cioè che, vista la quasi contemporaneità di attacchi subiti nella stessa Zahedan, in Balucistan, e sul confine opposto del Paese, a Sardasht, in Azerbaijan orientale, esisterebbe una attività di coordinamento tra gli stessi miliziani baluci di ispirazione salafita di Jaish al Adl, ed il Free Life Party of Kurdistan (PJAK), di orientamento socialista e sostanzialmente laico. Ancor più, potrebbe costringere Teheran a nuovi dolorosi trade off: a dover quindi riallocare, spostare una serie di risorse dalle operazioni all’estero a quelle di difesa dei confini interni, con la prevedibile conseguenza anche di una nuova stagione di violenze contro le minoranze etniche, numerosissime all’interno di un Paese in cui solo il 60% è di etnia persiana, e che spesso sono state portatrici di spinte centrifughe.

Author: Lorenzo Forlani


Published at: 2025-08-09 07:37:39

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