Iliescu però preferì attuare un processo graduale di transizione dal comunismo, rifiutandosi per esempio di riformare il sistema giudiziario e gli apparati di sicurezza, e scegliendo come suoi collaboratori persone che avevano avuto ruoli di rilievo nel precedente regime, secondo i suoi critici allo scopo di rinforzare il proprio potere personale. Nel 2018 un tribunale romeno accusò Iliescu di crimini contro l’umanità per non aver fatto abbastanza per evitare la morte di centinaia di romeni durante le proteste che portarono alla caduta di Ceaușescu, nel 1989. Uno degli episodi più violenti, noto in romeno come “mineriada”, avvenne tra il 13 e il 15 giugno del 1990, quando migliaia di minatori giunsero a Bucarest e dispersero violentemente le proteste contro il governo, con il sostegno di Iliescu e dell’FSN: attaccarono i manifestanti e i partiti dell’opposizione, uccidendo sei persone e ferendone centinaia.
Published at: 2025-08-06 10:58:29
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