E il presidente finlandese Stubb alza la voce, ricordando in un'intervista a Die Welt che l'obiettivo principale dei 31 Paesi doveva essere il raggiungimento di un cessate il fuoco, che, pur non ponendo fine alla guerra, permetterebbe di monitorare la situazione attraverso soluzioni «tecniche», seguite da un accordo di pace e semmai da successiva stabilizzazione. Linea troppo legata al business del riarmo che non piace a buona metà dei volenterosi; è priva di quell'impegno diplomatico che doveva essere alla base del processo con cui Macron e Starmer avevano provato a calamitare le attenzioni occidentali. E riprende quota l'ipotesi della premier Meloni di estendere l'articolo 5 della Nato all'Ucraina senza che il Paese ne faccia parte: «Non possiamo permetterci il lusso di escludere nessuna idea», ha detto il segretario generale Rutte.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesco De Remigis)
Published at: 2025-04-06 03:00:02
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