Inter, tra delusione e futuro c'è la paura da scacciare per l'ora della Champions

Inter, tra delusione e futuro c'è la paura da scacciare per l'ora della Champions


Il volto di Lautaro, in panchina con la testa fra le mani e gli occhi lucidi, resterà come perenne istantanea a fissare il verdetto del campionato nerazzurro, troppo uguale e ugualmente dolorosa a quella del 5 maggio di Ronaldo. Questo è solo il momento delle analisi e ciascuno può dare peso maggiore a ciò che vuole o gli fa comodo, ma per evitare che le analisi si trasformino in processo è necessario che l'Inter batta il PSG, perché altrimenti si aprirebbe una vera guerra di opinioni, con Inzaghi al centro del mirino, un contratto da rinnovare e sirene arabe sempre più insistenti (siamo a 50 milioni a stagione). Resterebbero però i fatti, ovvero che il gruppo, che un anno fa ha vinto lo scudetto ed è uscito a dicembre dalla Coppa Italia e a febbraio dalla Champions League, è stato rinforzato con Taremi (3 gol in stagione, di cui 2 su rigore), Zielinski, un portiere di riserva e Palacios, difensore finito poi in panchina anche nel Monza.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gianni Visnadi)


Published at: 2025-05-25 03:00:03

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