Da quando Donald Trump è tornato presidente degli Stati Uniti, lo scorso gennaio, Russia e Ucraina competono in un peculiare gioco diplomatico: sapendo che più il tempo passa più Trump si spazientisce per non essere ancora riuscito a trovare un accordo, entrambi i paesi cercano di darsi a vicenda la responsabilità di ostacolare i negoziati e di non voler mettere fine alla guerra. Ma come ha detto il segretario di Stato Marco Rubio (in una conversazione con alcuni senatori, che poi ha smentito), il piano è in realtà una «lista dei desideri» della Russia, e ricalca tutte le richieste fatte dal regime di Putin nei negoziati precedenti, che erano state rigettate perché inaccettabili dall’Ucraina. Il presidente russo ha già detto negli scorsi giorni che, se i negoziati dovessero fallire, per lui non sarebbe un problema continuare a combattere: «Nel complesso siamo soddisfatti della situazione, perché stiamo ottenendo gli obiettivi dell’operazione militare speciale con la forza delle armi», ha detto, usando un eufemismo del regime russo per indicare l’invasione su larga scala dell’Ucraina.
Published at: 2025-11-25 18:45:31
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