Le notti di Kiev e Odessa si sono trasformate in bolge di fuoco sotto i colpi di droni e missili russi, mentre l'esercito ucraino ha messo a segno una delle sue operazioni più audaci: lo strike con missili autoctoni Neptune contro il porto russo di Novorossiysk, hub cruciale per l'export petrolifero di Mosca. A tremare è anche la raffineria di Saratov, 700 chilometri a est del confine ucraino e controllata da Rosneft: più attacchi di droni hanno danneggiato l'unità principale di distillazione, innescando incendi e bloccando la produzione. Se Mosca consolida le posizioni a Pokrovsk, Myrnograd e nell'oblast di Zaporizhzhia, per stessa ammissione dei generali, sul piano militare la Germania contribuirà con 150 milioni di euro al nuovo pacchetto di armi statunitensi, ma il ministro Pistorius chiude, per ora, l'ipotesi di fornire missili Taurus.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luigi Guelpa)
Published at: 2025-11-15 04:00:03
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