Non poteva essere più stridente il contrasto fra l’annuncio russo, sulla scia delle parole a ruota libera nei giorni scorsi di Dmitry Medvedev e la tanto risentita quanto inutile risposta di Donald Trump sullo spostamento di due sommergibili nucleari “vicino alla Russia”, il che non fa alcuna differenza strategica, e l’anniversario della tragedia che si stava celebrando in tutto il mondo. Le potenze nucleari sono aumentate e gli arsenali si sono più che centuplicati ma tentativi e iniziative per controllare i rischi di guerra nucleare, ridurre il numero e la tipologia di ordigni e vettori - con l’Inf furono distrutti, fisicamente, circa 2600 missili americani e russi - e fermare la gara ad esserne in possesso - in gergo, “non proliferazione” – sono stati fatti. La Nato, alleanza difensiva, è anche un’alleanza nucleare perché confronta una potenza ostile, la Russia, che è una superpotenza atomica e che prevede nella propria dottrina militare l’uso dell’arma nucleare mettendo l’accento su quella “tattica” che, in teoria, può essere usata sul campo di battaglia senza danni a chi ne fa uso.
Author: Stefano Stefanini
Published at: 2025-08-06 23:00:00
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