Era anche un modo, sostengono alcuni esperti, per sfuggire alle indagini che erano già avviate su di lui e che riguardavano i crimini commessi dalle forze di sicurezza filippine sotto il suo comando durante la cosiddetta “guerra alle droghe” (si parla sia delle indagini della Corte penale internazionale, sia di quelle avviate dal parlamento filippino). Tutta questa storia potrebbe sembrare assurda, soprattutto la parte in cui le Filippine hanno accettato non solo di collaborare con la Corte penale internazionale su un’indagine che riguarda un suo cittadino – cosa che non succede praticamente mai – ma anche di eseguire il successivo mandato di arresto contro Duterte. È per questo che lo scorso marzo Marcos aveva autorizzato l’arresto e il trasferimento nei Paesi Bassi di Rodrigo Duterte: soprattutto per colpire sua figlia Sara, che tra l’altro era stata accusata di appropriazione indebita di fondi e sottoposta a un voto di impeachment che ora deve essere confermato dal Senato.
Published at: 2025-05-11 13:02:14
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