Il Vietnam fa ancora i conti con le conseguenze delle armi chimiche statunitensi

Il Vietnam fa ancora i conti con le conseguenze delle armi chimiche statunitensi


La guerra del Vietnam fu una delle più lunghe e cruente del Novecento: tra il 1955 e il 1975 si scontrarono l’esercito del Vietnam del Nord, un regime comunista sostenuto da Cina e Unione Sovietica, e il Vietnam del Sud, uno stato filo-occidentale sostenuto prima dai francesi e poi dagli Stati Uniti. Cinquant’anni dopo, per molti vietnamiti e non solo (la guerra sconfinò anche nei vicini Laos e Cambogia) le conseguenze del coinvolgimento statunitense nel conflitto sono ancora concrete, principalmente per due ragioni: la presenza di centinaia di migliaia di ordigni inesplosi, che secondo le stime del governo vietnamita hanno ucciso 40mila persone dal 1975, e la contaminazione dell’ambiente causata dalle armi chimiche che l’esercito statunitense sganciò su praticamente tutto il paese. Tra il 1961 e il 1971 gli Stati Uniti sganciarono sul Vietnam più di 70 milioni di litri di agente arancio, oltre a più di 6 milioni di litri di erbicidi tossici di vario tipo.


Published at: 2025-04-29 14:08:20

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