Dal punto di vista industriale, pertanto, la decisione di Mosca non cambierà assolutamente nulla in quanto la Russia da tempo sta costruendo vettori balistici e da crociera basati a terra con una gittata che era proibita dal trattato Inf, e probabilmente ne sta già costruendo di nuovi che ancora non conosciamo. Restando sul punto di vista politico, possiamo affermare che la decisione del Cremlino rende ufficiale il ritorno del Vecchio Continente a una situazione di instabilità che si era determinata negli anni della Guerra Fredda con la proliferazione missilistica e nucleare da ambo le parti, e guarda caso proprio con gli stessi attori collaterali (la Germania), in primo piano. Un'instabilità che oggi è già presente per via del conflitto ucraino e dello scontro politico tra Nato e Russia, ma che è destinata ad aggravarsi proprio perché, quasi sicuramente, Mosca dispiegherà i sui vettori di raggio intermedio nella sua parte più occidentale mettendo nel mirino tutte le principali capitali europee, esattamente come succedeva nei primi anni '80 coi missili balistici SS-20 “Saber”, che prima di essere ritirati grazie al trattato Inf, lasciavano solo pochissimi minuti di tempo di reazione alla Nato in caso di lancio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Paolo Mauri)
Published at: 2025-08-05 16:41:15
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