 
                    “Dobbiamo riconoscere che senza la nostra terra, senza il nostro ceto contadino, non può esserci prosperità economica in Germania; che tutte le idee sull’esportazione, l’importazione e l’economia globale sono per noi concetti forse utili, ma non potranno mai sostituire il nostro spazio vitale e il nostro ceto contadino”, dichiarava Adolf Hitler nel 1932. In un aggiornamento al suo celebre trattato Il tramonto dell’occidente, pubblicato dopo la prima guerra mondiale, lo scrittore tedesco Oswald Spengler osservava che “il baricentro della produzione” si stava spostando lontano dall’Europa, perché “il rispetto delle razze di colore per la razza bianca è venuto meno con la grande guerra”. Se gli Stati Uniti non riusciranno a recuperare i posti di lavoro persi (e anzi ne perderanno altri a causa delle turbolenze provocate dai dazi) anche Washington potrebbe essere tentata di insistere con le rivendicazioni di superiorità nazionale e rilanciare sul terreno della guerra culturale, invece di accettare un compromesso.
Author: Internazionale
Published at: 2025-10-30 11:00:00
Still want to read the full version? Full article