Quel gesto ha attirato l’attenzione del presidente, che ha cominciato a vedere l’azienda e il suo proprietario come alleati imprescindibili per il suo piano di rilancio dell’industria statunitense e, in un secondo momento, per la sua strategia di ridefinire le alleanze internazionali. Trump presenta ormai l’azienda come il vero simbolo della sua politica industriale, cosa che ne ha fatto crescere vertiginosamente il valore: un mese fa la Nvidia è diventata la prima compagnia della storia a valere più di cinquemila miliardi di dollari, e giorni fa ha annunciato ricavi per il terzo trimestre superiori alle attese (57 miliardi di dollari). Quando Trump ha lasciato intendere di voler vendere a Pechino la nuova generazione di chip Nvidia, i Blackwell, il congresso e l’apparato di sicurezza nazionale hanno reagito duramente, temendo che una simile apertura potesse rafforzare in modo decisivo le capacità militari e tecnologiche della Cina, e lo hanno costretto a fare marcia indietro.
Author: Internazionale
Published at: 2025-11-24 13:33:05
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