Mentre il Papa pronuncia quelle parole a Deir Al Balah, la cittadina nel centro della Striscia abitata prima della guerra da circa 70mila palestinesi, risuonano le disposizioni del Colonnello Avichay Adraee, il portavoce in lingua araba dell'esercito, pronto a intimare l'ordine di evacuazione della città per facilitare l'avvio nella zona della prima grande operazione militare dal 7 ottobre a oggi. Trattandosi dell'unica cittadina della Striscia dove il 57% di case, palazzine ed edifici è ancora in piedi, Deir Balah è diventata, con l'espandersi della guerra, il centro in cui alloggiano i funzionari delle Nazioni Unite e delle principali organizzazioni che garantiscono appoggio umanitario e cure mediche ai civili di Gaza. L'evacuazione forzata dei 350mila abitanti di Deir Al Balah e dintorni concluderebbe di fatto quello «spostamento» di due milioni di abitanti della Striscia nella zona di Rafah considerato l'obiettivo finale del governo Netanyahu.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gian Micalessin)
Published at: 2025-07-21 04:33:21
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