Papa Prevost ha espressamente citato gli attacchi "militari" dell'esercito israeliano di questi giorni, non solo alla chiesa latina della Sacra Famiglia, che ha indignato e sconvolto tutto il mondo cristiano, ma ha fatto ampio riferimento anche agli altri attacchi militari contro la popolazione civile e i luoghi di culto, esprimendo inoltre la sua stessa preoccupazione per i paventati piani di deportazione o concentramento della popolazione palestinese, proprio nel giorno in cui l'Idf inizia una operazione di terra con ordini di evacuazione ai gazawi verso Sud. Con un fuori programma, il Papa si è lasciato anche intervistare brevemente da alcuni giornalisti presenti sul posto, un gesto che dà la misura di quanto reputi straordinari e gravi gli sviluppi a Gaza, tali da aver coinvolto un luogo sacro che doveva essere protetto, in un attacco che ha costretto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a una telefonata di scuse allo stesso Leone. Alle dichiarazioni di ieri di Parolin ("legittimo dubitare sia stato un errore"), si è aggiunto oggi anche il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero delle Chiese orientali, secondo cui si è trattato di "un gesto disumano, tra tanti altri", "che viola l'antico diritto d'asilo, riconosciuto come progresso della civiltà" e si chiede se mai sia stato "voluto e programmato".
Published at: 2025-07-20 15:31:00
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