Il Papa: "Il mondo rigetta la guerra, i leader non ignorino i deboli"

Il Papa: "Il mondo rigetta la guerra, i leader non ignorino i deboli"


"L'80esimo anniversario dei bombardamenti a Hiroshima e Nagasaki - ha continuato Leone - ha risvegliato in tutto il mondo il doveroso rifiuto della guerra come via per la risoluzione dei conflitti, quanti prendono le decisoni tengano sempre presenti le loro responsabilità per le conseguenze delle loro scelte sulle popolazioni, non ignorino le necessità dei più deboli e il desiderio universale di pace". Leone ha piuttosto indicato la lunga scia di impegno civile e sociale della gioventù cattolica, dal Giubileo del Duemila a quello attuale: "Affidiamo a Maria questo desiderio e questo impegno: ci aiuti Lei ad essere, in un mondo segnato da tante divisioni, 'sentinelle' di misericordia e di pace, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II e come ci hanno mostrato in modo così bello i giovani venuti a Roma per il Giubileo". "Nel mondo - ha detto oggi l'arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, nell'omelia pronunciata nella basilica di San Lorenzo per la messa per il co-patrono della città - assistiamo, purtroppo impotenti, a tentativi di imporre le proprie idee con la forza fino a giungere a operazioni militari che si configurano come delle intollerabili forme di pulizia etnica".


Published at: 2025-08-10 10:49:44

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