Il Papa: «Il mondo rigetta la guerra, i leader non ignorino i deboli»

Il Papa: «Il mondo rigetta la guerra, i leader non ignorino i deboli»


«Affidiamo a Maria questo desiderio e questo impegno: ci aiuti Lei ad essere, in un mondo segnato da tante divisioni, “sentinelle” di misericordia e di pace, come ci ha insegnato San Giovanni Paolo II e come ci hanno mostrato in modo così bello i giovani venuti a Roma per il Giubileo». «Continuiamo a pregare perché si ponga fine alle guerre - ha detto ancora il Pontefice -, l’80esimo anniversario dei bombardamenti a Hiroshima e Nagasaki ha risvegliato in tutto il mondo il doveroso rifiuto della guerra come via per la risoluzione dei conflitti, quanti prendono le decisioni tengano sempre presenti le loro responsabilità per le conseguenze delle loro scelte sulle popolazioni, non ignorino le necessità dei più deboli e il desiderio universale di pace». Prima della recita dell’Angelus, Papa Leone XIV aveva evidenziato che oggi, nel Vangelo, «Gesù ci invita a riflettere su come investire il tesoro della nostra vita, dice: “Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina” Ci esorta, cioè, a non tenere per noi i doni che Dio ci ha fatto, ma a impiegarli con generosità per il bene degli altri, specialmente di chi ha più bisogno del nostro aiuto.

Author: di Redazione Roma


Published at: 2025-08-10 10:44:00

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