Inizia così La gaia incoscienza di Guerino Nuccio Bovalino, con un ouverture che sembra rubata a Nolan e poi buttata dentro un saggio politico, mistico e digitale, dove il potere non è più quello che era, e nemmeno quello che sarà. È il racconto lucido, ma anche visionario, di una rivoluzione senza bandiere, dove destra e sinistra sono categorie preistoriche, e ciò che conta è la forma del pensiero, la velocità dell'immaginario, la potenza simbolica dell'egemonia. Parla di mistica e di tecnomagia, di Jobs come di un Cristo laico, di Zuckerberg come di un sacerdote di un culto che non prevede redenzione.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Vittorio Macioce)
Published at: 2025-08-12 03:00:03
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