Una serie di mezze verità, esagerazioni e storture storiche che, se da una parte faticano a formare un discorso coerente, hanno fino a ora garantito a Mosca un certo sostegno da parte della popolazione all'Operazione speciale. L'inferno ieri si è scatenato soprattutto su Donetsk, Kharkiv, Odessa e Zaporizhzhia, dove una pioggia di missili e droni ha provocato 16 morti (anche una bimba di 18 mesi) e una settantina di feriti. Lo sostiene il capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, avvertendo che Mosca sta riorganizzando le proprie truppe e concentrando gli sforzi in due direzioni principali: a Pokrovsk (Donetsk), e lungo il fronte di Zaporizhzhia, dove i russi intendono lanciare nuove operazioni per sfondare le difese e avanzare più in profondità nel territorio.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Luigi Guelpa)
Published at: 2025-08-19 03:00:03
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