Il lungo addio dopo 734 giorni alla guerra che ci ha travolto. Benvenuta pace, sii noiosa

Il lungo addio dopo 734 giorni alla guerra che ci ha travolto. Benvenuta pace, sii noiosa


Addio al pianto che non si addice a una giornalista, al funerale lungo una strada gremita di folla e di bandiere mentre passa il feretro di un soldato ragazzo odi un cinquantenne delle riserve, il miluim, al senso di gratitudine per l’indispensabilità del suo gesto, per la casualità della sua morte. Addio alla saggezza di chi insegna a scuola, di chi vende e compra frutta e vestiti, di chi va a ginnastica come niente fosse, ai dottori negli ospedali, ai politici di tutte le parti che alla Knesset e per strada litigano e si danno da fare come niente fosse; allo spettacolo stupendo dell’irruzione gioiosa in casa di un ragazzo proveniente sporco dal fronte che abbraccia i suoi con tutte le sue forze e annuncia che ha tre ore per mangiare, dormire, fare la doccia. Addio alle visite di lavoro agli ospedali dove si riabilitano migliaia di ragazzi che hanno perso gli arti, la parola, gli occhi, la pace, e che erano e saranno incredibili inventori di high tech, cantanti, musicisti.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Fiamma Nirenstein)


Published at: 2025-10-11 04:22:04

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