Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il colpo partito da uno degli agenti avrebbe attraversato la gamba di uno dei due uomini che difendevano la porta d’ingresso alla sinagoga per poi entrare nello stomaco del secondo, che non è sopravvissuto. Jihad al-Shamie, 35 anni, era un cittadino britannico di origini siriane che avrebbe lavorato come tutor, insegnante di Inglese e di programmazione di computer, ma che risultava iscritto nelle liste di disoccupazione del governo. In un’atmosfera estremamente tesa, il ministro - tra i primi a denunciare il genocidio di Gaza ha preso la parola mentre la gente gli gridava «vergognati», «vattene in Palestina e lasciaci in pace», «hai il sangue sulle tue mani» e «hai permesso che l’odio si diffondesse».
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Erica Orsini)
Published at: 2025-10-04 04:32:46
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