Il governo Netanyahu decide su Gaza, Israele si spacca

Il governo Netanyahu decide su Gaza, Israele si spacca


Il primo ministro dovrà affrontare le obiezioni del capo di stato maggiore Eyal Zamir, che si oppone all'estensione della campagna a tutta la Striscia per i rischi connessi ad operazioni in cui potrebbero rimanere uccisi gli ultimi ostaggi ancora in vita (20 su 50), senza contare l'usura dei soldati che combattono da 670 giorni e l'impegno di non meno di 4-5 mesi di intensi combattimenti. Sa'ar, che finora ha sostenuto l'ipotesi dell'accerchiamento e del logoramento di Hamas e la prosecuzione dei negoziati per un accordo, cioè il piano dei generali, darà battaglia alla linea dei ministri messianici Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, che nel loro futuro immaginano 'un'unica terra di Israele donata da Dio' (Gaza e Cisgiordania comprese) dove far vivere la progenie. Nel frattempo la macchina strategica dell'entourage di Netanyahu si muove con urgenza, per non perdere l'attimo: dall'ufficio del primo ministro spiegano che al momento non ci sono possibilità di ottenere il rilascio dei rapiti, i colloqui non hanno portato a un accordo, inoltre gli ostaggi potrebbero morire di fame.


Published at: 2025-08-06 18:46:16

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