Le ultime parole di Giovanni Paolo II al termine della veglia a Tor Vergata per la quindicesima Giornata Mondiale della Gioventù sono divenute profetiche perché a 25 anni di distanza, mentre le strade della capitale sono di nuovo invase dai partecipanti al Giubileo dei giovani, il pensiero di chi c'era va inevitabilmente al successo di quell'evento del Grande Giubileo del 2000. Nel giro di un quarto di secolo molte cose sono cambiate e per visitare Roma non c'è bisogno di attendere un grande evento come questo, ma a maggior ragione chi decide di prendervi parte - con disagi annessi legati alle notti in sacco a pelo o alle docce gelate- è ancor meno sospettabile di essere partito per farsi una gita. L'autore ha ricordato anche la sua partecipazione alla pionieristica Gmg del 1984 dicendo di sentirsi ancora oggi, alla soglia dei sessanta, parte di quella generazione che accompagnò Giovanni Paolo II in quell'esperienza e confessando di rendersi conto "del privilegio che ho avuto, anzi meglio, della grazia che mi è stata concessa di poter vivere quella che è una parte fondamentale della vita di un uomo, sotto il suo pontificato".
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Nico Spuntoni)
Published at: 2025-08-03 05:54:40
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