Il genocidio di Gaza: non un fallimento dell'Occidente, bensì un suo successo

Il genocidio di Gaza: non un fallimento dell'Occidente, bensì un suo successo


Non che ci potessero essere dubbi in merito – al netto dei sostenitori del genocidio stesso, in Israele e altrove, o delle tesi dei tanti che, non potendo sostenere tale impossibile posizione, si affannano a sminuire le responsabilità israeliane affermando che la risposta al 7 ottobre è sproporzionata con annessi crimini di guerra, ma non è un genocidio – resta però importante ribadire che a Gaza c’è un genocidio in atto. Nel rigettare la tesi che il genocidio ruandese sia stato possibile perché si trattava di popoli arretrati e che la razionalità dominante in Occidente renda impossibile che sia protagonista di una tale deriva, Szeman osserva che “per Gourevitch, la chiave per comprendere il genocidio ruandese è prendere coscienza che ‘la violenza di massa… deve essere organizzata: non avviene senza scopo. Peraltro, si tratta di un lavoro duro anche a Gaza, fatto di attacchi diretti a causare vittime di massa, sfollamenti di massa, e poi “torture, detenzioni arbitrarie e violenza sessuale e contro la riproduzione; di attacchi deliberati contro medici, operatori umanitari e giornalisti” a cui si aggiunge “la privazione delberata di cibo, acqua, medicine ed elettricità essenziali per la sopravvivenza”, come sgrana il documento dell’IAGS.

Author: davide


Published at: 2025-09-01 17:20:56

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