L’autopsia venne fatta il giorno stesso e il medico legale affermò che la morte era sopravvenuta per arresto cardiaco, ma i farmaci non avevano svolto un ruolo, sebbene invece i patologi che l’avevano esaminato sostenevano il contrario: Elvis era lievemente allergico alla codeina, che gli era stata prescritta dal dentista. La più nota e importante delle teorie del complotto sul presunto falso della morte di Elvis è nata però il giorno dopo la sua morte reale: venne avvistato un uomo somigliante all'artista all’aeroporto internazionale di Memphis e lui disse di chiamarsi Jon Burrows, ovvero l’alias che Elvis dava quando era solito viaggiare, per ragioni di sicurezza (soprattutto negli ultimi anni fu minacciato di morte molto spesso, minaccia che sarebbe scomparsa dietro il pagamento di un riscatto). Poi nel 1978 la scrittrice Gail Brewer-Giorgio pubblicò un romanzo dal titolo Orion, in cui ipotizzò che Elvis avesse inscenato la sua morte: curiosamente quello stesso periodo, la Sun Records, prima etichetta discografica di Elvis, realizzò un album di un cantante mascherato chiamato Orion, la sui voce era simile a quella del Re (ma in realtà si trattava di un uomo di nome Jimmy Ellis).
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Angela Leucci)
Published at: 2025-08-16 06:00:03
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