Il dibattito su Gaza infiamma anche la musica

Il dibattito su Gaza infiamma anche la musica


Uno degli ultimi casi in ordine di tempo è quello del festival Sónar, in programma dal 12 al 14 giugno a Barcellona: il 23 maggio diversi artisti hanno scritto una lettera aperta agli organizzatori annunciando un boicottaggio a causa della presenza tra i finanziatori della manifestazione della Kkr, una società della finanza statunitense accusata di aver fatto investimenti in aziende coinvolte negli insediamenti illegali nei territori palestinesi e nella produzione di armi. Da un lato ha fatto un appello a fermare “Netanyahu e la sua banda di estremisti” la cui “scusa dell’autodifesa è ormai da tempo inefficace ed è stata sostituita da un desiderio evidente di prendere il controllo di Gaza e della Cisgiordania in modo permanente”. La risposta sembra ovvia, e credo che anche Hamas scelga di nascondersi dietro la sofferenza del suo popolo, in modo altrettanto cinico, per i suoi obiettivi”, ha scritto Yorke, prima di scagliarsi contro la “polarizzazione” creata dai social network, che a suo parere “distrugge la speranza e tiene in piedi un senso d’isolamento, le stesse cose che gli estremisti usano per mantenere la loro posizione”.

Author: Internazionale


Published at: 2025-06-04 08:25:01

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