Comincia nel gennaio scorso la vicenda che vede protagonista il generale libico Nijeem Osama Almasri, accusato di crimini di guerra e contro l'umanità, la cui liberazione ha scatenato un caso politico e giudiziario, fino all'iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del governo Meloni. Il 23 gennaio il governo interviene ufficialmente per la prima volta, attraverso il ministro dell'Interno Piantedosi, che spiega che Almasri è stato "rimpatriato a Tripoli, per urgenti ragioni di sicurezza, con mio provvedimento di espulsione, vista la pericolosità del soggetto". Il 28 gennaio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si reca da Mattarella per comunicargli l'iscrizione nel registro degli indagati e poi, in un messaggio sui social, annuncia di aver ricevuto un avviso di garanzia dal procuratore della Repubblica Francesco Lovoi "per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino Almasri", avviso inviato anche ai ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano.
Published at: 2025-08-05 09:30:59
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