C’è una scena, nei vecchi film di gangster, in cui il boss e il capoclan rivale si chiudono nella stanza del retrobottega per spartirsi i quartieri, mentre i picciotti che fino a cinque minuti prima si scannavano in strada restano fuori, al freddo, con la pistola in mano e l’espressione vagamente inebetita di chi non ha capito che la festa è finita. Ci siamo legati mani e piedi alla gestione Biden, appiattendoci su una strategia che prevedeva la “vittoria totale” e il crollo della Russia, senza avere un piano B, e nemmeno un piano A che non fosse dettato dalla Casa Bianca. Ha rinunciato alla sua sovranità energetica comprando gas liquefatto americano a prezzi da gioielleria, ha svuotato i suoi arsenali per una guerra per procura che non poteva vincere, e ha reciso ogni legame culturale e politico con l’Est, murandosi viva in una fortezza di sanzioni che hanno fatto più male a noi che a loro.
Author: Sostenitore
Published at: 2025-12-14 06:54:27
Still want to read the full version? Full article