Tra le carcasse arrugginite di una fabbrica a nord di Mosca giace un relitto dimenticato del sogno sovietico: un treno sfrecciante, con il muso da jet e due motori a reazione sul tetto. Alimentato da due turbine prese da un aereo Yak-40, il convoglio era progettato per raggiungere velocità mai viste sui binari, e ci riuscì: toccò i 260 km/h, superando persino i primi Shinkansen giapponesi. E per chi viveva vicino ai binari, il passaggio del treno era un incubo.
Author: Salvo Privitera
Published at: 2025-04-02 11:48:00
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