I segreti di Roma nella «bulla» dorata

I segreti di Roma nella «bulla» dorata


L’istituzione britannica, un microcosmo che ha in sé molto del British Museum, della National Gallery, del Victoria & Albert e del Museo di Storia naturale, offre un viaggio infinito attraverso il tempo e lo spazio, dalle collezioni di arte egizia alla Caccia notturna di Paolo Uccello, dagli abiti dei samurai al Violino Messiah di Antonio Stradivari e il riallestimento arricchisce l’offerta: «Roma, con la sua eredità, parla di noi, del nostro presente – spiega Paul Roberts, già conservatore del Dipartimento di Antichità dell’Ashmolean Museum e curatore delle Gallerie di antichità romane ed etrusche –. Nei depositi di Oxford i reperti sono migliaia e migliaia, frutto di una stratificazione secolare che inizia con le collezioni della famiglia Tradescant, i giardinieri reali, appassionati di oggetti di “etnoarcheologia” e storia naturale, lasciati in eredità a Elias Ashmole nel 1650 e nel 1683, alla morte di Ashmole, all’Università di Oxford, insieme alla collezione personale di Ashmole di monete, libri e manoscritti. C’è il vivere di donne e soldati, una ricostruzione video di Matthew Nicholls (Università di Reading e Oxford) di Roma, come una passeggiata dal Foro al Circo Massimo, e anche la raffinatezza di certi oggetti, quali la Gemma Felix, dal nome dell’intagliatore che ha lasciato la sua firma sulla pietra posta accanto al nome di Calpurnio Severo, il primo proprietario.

Author: di Maria Luisa Colledani


Published at: 2025-06-02 05:14:28

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