 
                    Il problema è che il modello di sviluppo del paese è rotto, preso nella tenaglia cinese e americana, che stritola la manifattura tedesca, che genera ancora circa un quinto del valore aggiunto lordo, e non verrà ricostruito in una notte di novilunio. Esiste il non trascurabile rischio che le imprese, che invocano a gran voce aiuti per ridurre il costo del lavoro (altro topos dei tempi di vacche magre), inizino a contestare la misura e a chiedere deroghe, magari dopo aver messo in chiaro che questi tassi di crescita del salario minimo, e questa sua copertura dei salari mediani, sono destinati a schiantarsi contro la massa salariale di chi guadagna più del minimo. Dopo questa suggestiva similitudine biblica, e sapendo che l’Europa è del tutto disarmata digitalmente rispetto agli Stati Uniti, di cui è vassalla e tributaria, con buona pace di qualche sempliciottə che vorrebbe colpire gli Stati Uniti nei servizi digitali, cioè “dove fa male” (agli europei), e sapendo che con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale questa tendenza sarà esacerbata e che il movimento a tenaglia di Cina e Stati Uniti sull’Europa non potrà che aumentare la sua stretta, il candidato cerchi motivi di ottimismo dal tentativo tedesco di ricostruire un modello di sviluppo, considerando anche e soprattutto tempi e barriere all’ingresso delle nuove tecnologie.
Author: Mario Seminerio
Published at: 2025-10-30 18:30:00
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