Ma nulla in confronto al cantiere-dei-cantieri, quello del Pergamon di Berlino, che sarà chiuso fino al 2037 e non senza polemiche, in Germania, su tempi e costi (prima pare sottostimati, ora lievitati): ricostruito con materiali di fortuna dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Pergamon si è scoperto è un gigante di carta con dentro opere monumentali inamovibili (ed è una gatta da pelare non da poco per il governo tedesco). A 50 anni dalla sua apertura (e 57 milioni di visitatori raggiunti) anche il Van Gogh Museum di Amsterdam sta invecchiando "per usura": servono urgenti lavori ma il masterplan del cantiere (preventivo di 104 milioni di euro e tre anni di lavori per sostituire gli impianti e garantire l'efficienza energetica) necessita di ulteriori fondi statali. E mentre il British ha chiamato l'architetta libanese Lina Ghotmeh per una "riprogettazione" delle Gallerie Western Range (15mila mq, un miliardo di sterline, i lavori inizieranno a metà 2026) ad altre latitudini le gru costruiscono ex novo avveniristiche cattedrali dell'arte: ad Abu Dhabi, tra le altre cose, si lavora per completare il Guggenheim di Frank O. Gehry (che poi è l'architetto che ha ideato il celebre museo di Bilbao, dando inizio al cosiddetto effetto Guggenheim per cui l'architettura iconica di un museo diventa traino turistico per la città).
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Amé)
Published at: 2025-09-28 03:00:09
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