Una rappresentanza di leader delle Chiese cristiane in Terra Santa – tra cui il patriarca latino emerito di Gerusalemme Michel Sabbah, l’arcivescovo greco-ortodosso Attallah Hanna e il vescovo luterano emerito di Terra Santa Munib Younan – contesta in un documento le affermazioni all’ultima assemblea generale dell’Onu del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui “quando Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, era sotto il controllo israeliano, l’80% dei suoi residenti era cristiano. “La ragione per cui i cristiani e molti altri stanno lasciando Betlemme è l’occupazione israeliana e le sue politiche di chiusure, permessi, diritti di residenza esclusivi, eccetera, e non le politiche dell’Autorità palestinese”, replicano i leader ecumenici. Per i firmatari del documento, sono i “decenni di occupazione israeliana” che, “causando dure condizioni di vita, hanno provocato l’emigrazione di molti cristiani e musulmani, e questa realtà continua ancora oggi.
Author: F. Q.
Published at: 2025-09-28 12:56:44
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