Da allora il Myanmar è uno degli stati in cui le limitazioni alla libertà di stampa sono maggiori al mondo e dove fare il giornalista è più pericoloso: almeno 150 giornalisti locali sono stati arrestati, sette sono stati uccisi (alcuni in seguito a condanne a morte), 35 sono attualmente in carcere con pene da scontare fino a vent’anni. Nello stato di Karenni i danni sono stati più limitati, in parte per la notevole distanza dall’epicentro (circa 400 chilometri), in parte perché dopo anni di guerra le case in muratura erano già distrutte e sostituite da strutture in legno o bambù, più flessibili. A partire da quella data fu possibile anche per i giornalisti stranieri entrare nel paese, con una certa libertà di azione, ma c’erano alcuni temi sensibili su cui comunque la libertà di stampa era limitata: nel 2017 due giornalisti di Reuters furono arrestati per le loro inchieste sui massacri della minoranza rohingya e restarono in carcere per quasi due anni.
Published at: 2025-04-01 11:00:52
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