I gatti spia dell'intelligence americana: un triste fallimento

I gatti spia dell'intelligence americana: un triste fallimento


Il memorandum della chiusura del "Acoustic Kitty Program" affermava che i ricercatori della Cia inizialmente credevano di poter "addestrare i gatti a muoversi per brevi distanze" mentre i "fattori ambientali e di sicurezza nell'uso di questa tecnica in una situazione reale all'estero" li costrinsero a concludere che i gatti non erano gli animali adatti ai loro scopi perché non potevano essere addestrati come degli 007. Denominati Charlie e Charlene, i due "pesci gatto", antesignani Unmanned Underwater Vehicle, avevano in tutto e per tutto l’aspetto di grossi pesci gatto e potevano essere condotti in remoto per raccogliere campioni d'acqua a ridosso di siti altamente sorvegliati e consentire agli scienziati di analizzare i campioni per verificare la presenza di sostanze particolari, come ad esempio deflussi nucleari o agenti biochimici nell’acqua. La Cia pensò di cospargere le carcasse con salsa piccante, poi con pepe di Cayenna, ma i topi e le loro informazioni continuavano a sparire durante i test, fino a quando non vennero cosparsi di olio di assenzio: un odore insopportabile per i felini che iniziarono a lasciare indisturbati questi macabri e insospettabili depositi clandestini.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)


Published at: 2025-12-06 06:00:27

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