Se è vero che i primi ad annusare l'aria che tira non sono i cani ma gli agenti di Borsa, la dichiarazione ufficiale di Hamas - dopo l'annuncio notturno di Donald Trump sul sì di Israele a una tregua di 60 giorni - ha già avuto esiti positivi sui mercati. "I fratelli mediatori stanno compiendo intensi sforzi per colmare le divergenze tra le parti e raggiungere un accordo quadro che consenta l'apertura di un serio ciclo di negoziati", ha scritto nel suo comunicato la fazione palestinese: "Stiamo affrontando la situazione con grande responsabilità, conducendo consultazioni nazionali (con le altre fazioni della Striscia) e discutendo le proposte che ci sono state presentate, con l'obiettivo di giungere a un accordo che garantisca la fine dell'aggressione, il ritiro delle forze e l'assistenza umanitaria d'emergenza al nostro popolo nella Striscia di Gaza". Il piano per bloccare lo stretto di Hormuz era stato menzionato da Teheran come risposta al bombardamento degli Stati Uniti sul sito nucleare di Fordow il 22 giugno ma, secondo l'intelligence di Washington, la Repubblica islamica avrebbe già iniziato a preparare l'azione dopo gli attacchi di Israele in territorio iraniano, iniziati il 13 giugno.
Published at: 2025-07-02 14:17:16
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