Infatti secondo un’interpretazione estensiva delle norme internazionali che regolano il commercio, usate da sempre dagli Stati Uniti in chiave geopolitica, è sufficiente che un’azienda impieghi tecnologia americana per far ricadere quel prodotto sotto la giurisdizione di Washington. Il governo federale riesce a imporre le proprie regole – trasformando, di fatto, una decisione americana in un divieto per il resto del mondo – facendo leva sulla posizione dominante degli Stati Uniti in campo tecnologico e finanziario. Il governo cinese, tramite il portavoce del Ministero del Commercio He Yongqian, ha accusato gli Stati Uniti di “abusare delle leggi sul controllo delle esportazioni” e di minacciare la stabilità delle catene globali di approvvigionamento dei semiconduttori, annunciando, in ultimo, che l’esecutivo di Pechino prenderà contromisure per difendere le sue aziende.
Author: Michelangelo Mecchia
Published at: 2025-05-17 07:02:59
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