Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare davanti alla Consulta la legge 30 del 18 giugno 2025 che prevede un criterio premiale nelle gare pubbliche per le aziende che garantiscono un salario minimo di almeno 9 euro lordi l'ora. Una "netta contrarietà" che si rispecchia nelle parole del governatore toscano, Eugenio Giani, anch'esso in difesa di "una norma di civiltà" e pronto a costituire la Regione "in giudizio davanti alla Corte Costituzionale" per sostenere sia la legge che il principio che la ispira: "il lavoro giusto, sicuro e retribuito in modo equo". Per il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, "il governo dopo aver abbattuto la proposta unitaria delle opposizioni, mette in discussione anche l'autonomia delle Regioni", mentre la responsabile Lavoro del Pd, Maria Cecilia Guerra definisce quella di Palazzo Chigi una "decisione vigliacca".
Published at: 2025-08-05 17:45:32
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