Gli Usa a Kiev: «Questa merda deve finire»

Gli Usa a Kiev: «Questa merda deve finire»


»Perdere la dignità o un alleato chiave: questo il passaggio chiave del discorso di Zelensky di ieri, messo alle strette dall’ultimatum di Washington che ha minacciato di non fornire più armi e intelligence all’Ucraina se non cede (ultimatum imposto dopo il fallimento del recente summit di Istanbul). Né è una parola che si attaglia alla tragica situazione del Paese, che più che di richiami ideali ha bisogno di pragmatismo per porre fine alla macelleria nella quale è stato trascinato proprio da tale idealismo del tutto avulso dalla realtà: la dura e semplice realtà che Kiev non poteva e non può vincere la guerra contro la Russia, anche con il sostegno della Nato, come avevano messo in guardia fin dall’inizio del conflitto i pochi analisti onesti/realisti in giro per l’Occidente. Questa parola magica, brandita in modalità esoterica, è stata usata fin dal 2015, quando al grido “no alla capitolazione” Kiev, sotto la pressione delle fazioni più aggressive ed eterodirette, rifiutò tutte le proposte di accordo discendenti dalle intese di Minsk – che prevedevano l’autonomia del Donbass preservando però la piena sovranità ucraina – alimentando al contempo la conflittualità con le regioni filo-russe e Mosca e ponendo le basi per l’invasione del 2022.

Author: davide


Published at: 2025-11-22 16:22:51

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