All’ispezione risultò che effettivamente le casse non contenevano solo schede e dati del partito nazista e di un sindacato a esso affiliato, ma anche molti materiali propagandistici, che secondo il governo argentino venivano accumulati nel paese per essere poi distribuiti anche nel resto del Sudamerica. Il ministero dell’Interno e quello degli Esteri però non erano d’accordo sull’autorizzare o meno il trattenimento del carico: la controversia finì in tribunale, dove il giudice che se ne occupava ordinò di conservare il materiale presso il tribunale così da poterlo analizzare ai fini del processo, e infine fu rinviato alla Corte suprema. In particolare i libretti e i documenti contenuti nelle casse potrebbero aiutare gli studiosi a scoprire cose nuove sulle reti di finanziamento dei nazisti all’estero: il Partito nazista tedesco aveva 12mila affiliati in Argentina (nel paese vivevano molte persone immigrate dalla Germania e loro discendenti), e diversi di loro erano impegnati nella finanza.
Published at: 2025-05-12 09:39:29
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