Gino Cecchettin è d’accordo con la fine del processo a Filippo Turetta

Gino Cecchettin è d’accordo con la fine del processo a Filippo Turetta


Nei giorni scorsi sia la procura generale sia lo stesso Turetta hanno rinunciato alla possibilità di fare ricorso contro l’ergastolo deciso nel processo di primo grado (la procura di Venezia, che se ne era occupata, avrebbe preferito il riconoscimento di alcune aggravanti). I giudici della Corte d’assise di Venezia avevano escluso la prima (il reato comunemente detto di stalking) perché nella loro valutazione Cecchettin, prima della sua uccisione, non era in stato di ansia per i comportamenti di Turetta; e la seconda perché non avevano potuto stabilire con certezza e al di là di ogni ragionevole dubbio che Turetta volesse infliggere a Cecchettin sofferenze aggiuntive, oltre a ucciderla. L’ergastolo a Turetta dovrebbe diventare effettivo il 14 novembre, quando in origine era prevista la prima udienza del processo d’appello: in quell’occasione, invece, verrà formalizzata la rinuncia a proseguire e la sentenza di primo grado diventerà definitiva.


Published at: 2025-11-07 14:10:04

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