Gestiva la cassa del clan di Messina Denaro, arrestato l’avvocato Antonio Messina: è lui il “Solimano” dei pizzini

Gestiva la cassa del clan di Messina Denaro, arrestato l’avvocato Antonio Messina: è lui il “Solimano” dei pizzini


Era stata Laura Bonafede, l’insegnante amante di Matteo Messina Denaro, a svelare chi si celasse dietro lo pseudonimo di Solimano (nome di un imperatore ottomano, Solimano il magnifico) spesso menzionato nei pizzini indirizzati dalla donna a Matteo Messina Denaro: “È Antonio Messina, è zio di mio marito, il fratello di mia suocera”, aveva detto la donna nelle sue dichiarazioni spontanee al processo che la vedeva imputata (poi condannata a 11 anni e 4 mesi). E in un pizzino inviato a Messina Denaro, ritrovato nel covo del latitante, Bonafede parlava così: “Quando dici che gliela farai pagare, l’ingordigia del Messina e il suo mancato rispetto di precedenti accordi o prassi (da leggersi univocamente nei termini di un precedente sovvenzionamento della latitanza di Matteo Messina Denaro e della famiglia di Campobello di Mazara) si erano verificati anche in passato, tanto da costringere Depry (nomignolo con il quale veniva indicato dalla donna proprio il capo mafia latitante), a lanciare un avvertimento a Solimano in modo da fargli avere paura“. Secondo i magistrati “si comprendeva che, evidentemente, entrambi avevano già in passato ricevuto denaro da Solimano, ma l’avidità,(da leggersi univocamente nei termini di un precedente sovvenzionamento della latitanza di Matteo Messina Denaro e della famiglia di Campobello di Mazara) si erano verificati anche in passato, tanto da costringere Depry (nomignolo con il quale veniva indicato dalla donna proprio il capo mafia latitante), a lanciare un avvertimento a Solimano“.

Author: Manuela Modica


Published at: 2025-04-29 08:30:35

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