“Oggi è un giorno felice – afferma Noury, – perché almeno la parte iniziale di quell’accordo, che riguarda la vita delle persone, è in corso di applicazione: tornano a casa venti ostaggi israeliani, vittime di un crimine di guerra durato due anni, e tornano in libertà numerosi detenuti palestinesi, molti dei quali incarcerati in modo arbitrario. Il portavoce di Amnesty sottolinea come il piano lasci fuori proprio la popolazione che più subisce le conseguenze del conflitto: “La popolazione palestinese è tenuta fuori da questo accordo, salvo che si voglia dire, e non è vero, che Hamas la rappresenti. Noury conclude con una riflessione che riassume la posizione di Amnesty: “Io temo che non possa essere davvero un piano di pace se non riflette quella formula meravigliosa, pronunciata alla fine degli anni Novanta, che diede vita alla Corte Penale Internazionale: non c’è pace senza giustizia.
Author: F. Q.
Published at: 2025-10-14 07:00:43
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