Gay, Islam e famiglia. Ecco tutte le crepe di una Chiesa al bivio

Gay, Islam e famiglia. Ecco tutte le crepe di una Chiesa al bivio


Non basta definire il gender «intrinsecamente ingiusto al pari di aborto e eutanasia, un'ideologia che nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna e svuota la famiglia, contraria all'etica naturale e all'antropologia biblica e cristiana», come ha fatto la Congregazione della Dottrina della Fede, se poi il Papa sdogana comportamenti sessuali promiscui e indefiniti al grido di «chi sono io per giudicare?». Per il presidente emerito della Pontificia accademia per la Vita Elio Sgreccia «l'embrione fin dalla fecondazione è un soggetto con piena dignità antropologica e giuridica», per cui «qualsiasi manipolazione è contraria alla dignità personale, alla sua integrità e alla sua identità», si legge in Donum vitae e in Dignitas personae, pubblicati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1987 e nel 2008, secondo cui la creazione di nuovi embrioni va sempre impedita e la crioconservazione è «un vicolo cieco, una ingiustizia irreparabile». Anche qui a marcare la distanza con il pericolo Islam risuonano le parole di Papa Benedetto XVI a Ratisbona e la sua lectio magistralis del 12 settembre 2006 in cui citava l'imperatore bizantino Manuele II Paleologo sulla guerra santa: «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava».

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)


Published at: 2025-05-03 03:00:03

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