Per dare inizio al fuoco di sbarramento il partito della guerra ha usato, al solito, la Ue, stringendo il laccio dal quale i suoi leader si erano momentaneamente liberati e spingendoli a perseverare in questa direttrice masochista, che ha già impoverito il Vecchio Continente, sempre più subordinato e de-industrializzato e sempre più insignificante a livello geopolitico (tranne, appunto, quando si fa strumento altrui). Dal novero dei leader masochisti di cui sopra va tolto il premier inglese, dal momento che il suo Paese ha tutto l’interesse a non far finire la guerra, ché più l’Europa continentale s’impoverisce più l’impero britannico, o quel che ne resta, avrà potere d’influenza su di essa. Lo denotano le dichiarazioni di Zelensky che, dopo aver salutato con un misto di imbarazzo di apertura l’annuncio, tanto da spingersi a dichiarare che “è ora che la guerra finisca”, ha poi, nell’ennesimo voltafaccia, rimesso mano alla sua propaganda d’accatto, fatta di insulti a Putin e di difesa di un’integrità territoriale che è stata perduta grazie a lui, avendo egli, spinto dai suoi sponsor, sabotato i negoziati avviati e quasi siglati all’inizio del conflitto.
Author: davide
Published at: 2025-08-11 16:46:41
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