Era la notte dell'11 giugno di oltre sessant'anni fa quando tre prigionieri del blocco B, Frank Morris e i fratelli Anglin, John e Clarence, approfittarono dell'ora di musica, per fuggire attraverso un condotto di 91 cm passava dietro le loro celle e conduceva fuori il perimetro della struttura penitenziaria. Mentre gli altri detenuti suonavano i loro strumenti come "premio" previsto da un programma di ammorbidimento rispetto alle rigide regole del carcere di massima sicurezza dove fino a qualche anno prima era imposto il silenzio, Morris e gli Anglin rimossero una ventola di aerazione con attrezzi improvvisati - un cucchiaio da cucina saldato al piccolo motore di un aspiratore rubato - per poi lasciare al loro posto le celebri teste di cartapesta che avrebbero ingannato le guardia fino all'appello del mattino. Solo il tentativo d'evasione del 16 dicembre 1937 condotto da Theodore Cole e Raph Roe, che utilizzarono degli pneumatici trovati sull'isola come galleggianti per una zattera improvvisata, è ancora avvolto dal mistero che circonda Morris e i fratelli Anglin e mette in dubbio lo status di prigione "a prova di fuga" che è stato
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)
Published at: 2025-05-05 15:59:15
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