Francesco, un papa per la pace e il disarmo. Adesso non depotenziatene il messaggio

Francesco, un papa per la pace e il disarmo. Adesso non depotenziatene il messaggio


Il nome scelto: nessun altro papa aveva osato chiamarsi Francesco, come il povero nonviolento di Assisi; la dichiarazione di venire “quasi dalla fine del mondo”, interpretata in senso geografico mentre assumerà sempre di più una dimensione storica; la definizione fin dal 2014 dell’impegno contro la “terza guerra mondiale a pezzi”: espressione allora non compresa dai più, oggi tragicamente realtà per tutti; la consegna agli increduli giornalisti che lo accompagnavano sul volo per il Cile, nel gennaio del 2018, della fotografia del bambino di Nagasaki che portava sulle spalle il fratellino morto a causa dalla bomba atomica, mentre diceva loro “Ho davvero paura. Il coraggio di costruire la pace (2022) gli scritti e discorsi pacifisti: “La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato, un modo diverso di impostare le relazioni internazionali (…) E per farlo c’è bisogno di dialogo, di negoziato, di ascolto, di capacità e di creatività diplomatica lungimirante capace di costruire un nuovo sistema di convivenza che non sia più basato sulle armi, sulla deterrenza”. Passa anche dalla maledizione per “coloro che operano per le guerre e le armi: sono maledetti e delinquenti” (21 novembre 2015) all’invocazione dell’”ira di Dio contro coloro che parlano di pace, ma chiudono i porti alle persone che cercano speranza e li spalancano alle navi che caricano armi per fare le guerre” (10 giugno 2019), ma incontra e incoraggia i portuali di Genova indagati per i blocchi delle navi cariche di armi (23 giugno 2021).

Author: Pasquale Pugliese


Published at: 2025-04-21 14:28:20

Still want to read the full version? Full article