In effetti, se si scorre la lista di coloro che negli anni sono stati colpiti da questo provvedimento, che di recente ha aggiunto anche il nome della relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina, Francesca Albanese, si trovano soggetti tutt’altro che rispettabili, tra terroristi come Osama bin Laden, narcotrafficanti alla Joaquin El Chapo Guzmán, signori della guerra come Joseph Kony o dittatori sanguinari del calibro di Kim Jong-un. Le ritorsioni contro la relatrice italiana racchiudono una verità importante, la stessa già affiorata dopo che lo stesso provvedimento aveva colpito o l’ex procuratrice capo della Corte Penale Internazionale, Fatou Bensouda, che indagava sui crimini americani e britannici in Afghanistan o i giudici della Cpi che hanno spiccato un mandato d’arresto nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e del suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, con l’accusa di crimini di guerra: le sanzioni americane non colpiscono i cattivi del mondo, ma solo coloro che sono considerati dalla Casa Bianca nemici di Washington o dei suoi alleati. Sono stati bloccati gli aiuti umanitari, è stata attuata una punizione collettiva del popolo palestinese, sono stati affamati donne e bambini, sono stati documentati arresti e uccisioni sommarie da parte delle Forze di Difesa israeliane.Per questo, la Corte Penale Internazionale ha ravvisato fondati motivi per accusare Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant di crimini contro l’umanità e crimini di guerra e spiccare un mandato d’arresto nei loro confronti.
Author: Gianni Rosini
Published at: 2025-07-13 06:54:22
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